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affido esclusivo e superesclusivo

Affidamento esclusivo e superesclusivo: quali sono i presupposti e contenuti

AFFIDAMENTO DEI FIGLI MINORI. LA REGOLA GENERALE

L’affidamento esclusivo e superesclusivo rappresentano ipotesi eccezionali. L’ affidamento congiunto è la regola nelle separazioni tra coniugi e partner.

Quando una coppia si separa o chiede il divorzio, al giudice spetta il compito di occuparsi dell’affidamento dei figli minori. La regola generale prevede l’ affidamento condiviso per entrambi i genitori che sono responsabili della cura e dell’educazione dei figli e che si occupano di prendere le decisioni di maggiore interesse relative agli stessi. Prima della riforma, l’ affido esclusivo era la regola in materia di separazione e divorzio.

L’affidamento congiunto, ovvero condiviso si basa sul principio di bigenitorialià, per il quale il bambino ha il diritto di mantenere un rapporto stabile ed equilibrato con entrambi i genitori. 

AFFIDO ESCLUSIVO: QUALI SONO LE CONDIZIONI PER RICHIEDERLO

L’affidamento esclusivo dei figli rappresenta, invece, la modalità residuale rispetto all’affidamento condiviso, che invece è preferito dai giudici e dalla legge.

In materia di affidamento esclusivo i presupposti non sono determinati con precisione, ma sono rimessi all’apprezzamento del giudice, sulla base dell’interesse del figlio. Sarà, infatti, il giudice a disporre eccezionalmente l’affido esclusivo dei figli ogniqualvolta ritenga che l’affido condiviso non tuteli pienamente il minore, sulla base di specifiche circostanze valutabili nel caso concreto.

Alcuni fattori per valutare l’opportunità di un affido esclusivo sono:

  • il genitore non provvede alla cura e all’ educazione del figlio minore disinteressandosi totalmente dei bisogni di quest’ultimo.
  • uno dei due genitori versa in stato di dipendenza da alcol o sostanze stupefacenti o viene condannato per reati gravi;
  • un genitore esercita violenza,fisica e verbale, nei confronti dell’altro in presenza del minore ovvero ai danni di quest’ultimo;
  • la perdurante violazione da parte del genitore all’obbligo di corrispondere l’assegno di mantenimento in favore del minore.

Tuttavia, anche nel caso di affido esclusivo, si assiste ad una limitazione dell’esercizio della responsabilità genitoriale, e non ad una perdita definitiva. Infatti, il genitore non affidatario ha la possibilità di adottare, insieme al genitore affidatario, le decisioni di maggiore importanza per i figli, quali quelle inerenti la salute e l’istruzione.

Inoltre, il genitore non affidatario mantiene il diritto di visita nei confronti del figlio nonché il dovere giuridico e morale di provvedere al mantenimento dello stesso fino alla sua autosufficienza.

AFFIDAMENTO SUPER ESCLUSIVO

In casi molto gravi nei quali il genitore è totalmente inadeguato ad esercitare il proprio ruolo, la legge prevede l’affidamento super esclusivo. In tal caso, al genitore affidatario sono rimesse tutte le decisioni per lo sviluppo e la formazione del figlio, anche quelle più importanti, senza un necessario confronto e coinvolgimento dell’altro genitore. Ma anche in questo caso, l’affido esclusivo rafforzato non priva il genitore non affidatario della responsabilità genitoriale. Questo continua ad essere obbligato dei doveri nei confronti del figlio, ad esempio all’ obbligo del mantenimento.

Le richieste di affido esclusivo e superesclusivo vanno attentamente valutate dai difensori.

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3 commenti su “Affidamento esclusivo e superesclusivo: quali sono i presupposti e contenuti”

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