Cosa si intende per arredi e beni della casa coniugale.
Come già più volte chiarito, la casa coniugale è intesa come il domicilio domestico dove ha convissuto la famiglia. E’ importante ora chiarire cosa si intende per arredi e beni della casa coniugale. Nel provvedimento di assegnazione della casa, normalmente il giudice dispone anche l’assegnazione dei mobili che la arredano.
La normativa, tuttavia, non chiarisce cosa comprende il termine arredi.

Un primo cenno si rinviene nell’art. 540 comma 2, c. c, per il coniuge superstite il quale prevede: “Al coniuge, anche quando concorra con altri chiamati, sono riservati i diritti di abitazione sulla casa adibita a residenza familiare e di uso sui mobili che la corredano…”.
In base ad un’interpretazione analogica di tale espresso normativo, si ritiene che l’assegnazione della casa familiare si estende anche agli arredi e a tutti i beni strumentali che la compongono, ad eccezione di quelli strettamente personali del coniuge o convivente non assegnatario.
Un secondo riferimento normativo da cui è possibile evincere il concetto di beni e arredi è l’art. 514 c.p.c. il quale, in materia di beni impignorabili fa riferimento a: l’anello nuziale, i vestiti, la biancheria, i letti, i tavoli per la consumazione dei pasti con le relative sedie, gli armadi guardaroba, i cassettoni, il frigorifero, le stufe, ed i fornelli.”
Assegnazione casa e arredi
Affinchè vi sia il vincolo di destinazione alla casa coniugale, i beni e gli arredi devono essere contenuti nell’immobile adibito a dimora familiare
Il coniuge non destinatario del provvedimento di assegnazione può portare con sé beni mobili?
Se ci sono figli, il provvedimento del giudice prevederà assegnazione. Si consiglia di procedere a questo punto ad una stima informale di tutti i beni, escludendo quelli funzionali a mantenere l’habitat domestico invariato, a tutela dei minori.
Come deve avvenire la suddivisione dei beni mobili non ricompresi nel provvedimento di assegnazione?
Tutti i beni mobili non funzionali al mantenimento dell’habitat domestico all’interno della casa coniugale possono essere:
- se acquistati in costanza di matrimonio in regime di comunione dei beni; vanno divisi
- possono essere prelevati dal legittimo proprietario se in regime di separazione o se acquistati prima del matrimonio
Nel caso di convivenza more uxorio, i mobili rimangono nella disponibilità di chi è proprietario.
Cosa succede in caso di mancato accordo tra i coniugi?
Nel caso in cui tale accordo non venga trovato, dovrà procedersi ad un giudizio, nel quale dovrà dimostrarsi il diritto di proprietà.
Sono divorziato da anni la casa è all’asta e la mia ex …assegnataria…deve liberare dai mobilie chiede a me di pagare che dal giudice sono stato mandato fuori
Devo pagare