Differenza tra comunione e separazione legale dei beni
In costanza di matrimonio esistono due tipi di regime patrimoniale: comunione e separazione legale dei beni. La differenza si riverbera sugli esiti del conto corrente cointestato.
Mentre con la comunione, ogni acquisto effettuato in costanza di matrimonio diviene di proprietà comune di entrambi; nel regime di separazione legale, tali acquisti restano in proprietà comune.
Conto corrente cointestato
Cosa accade se in sede di separazione, esiste un conto corrente cointestato ad entrambi i coniugi?
Dobbiamo distinguere se siamo in comunione legale dei beni oppure in separazione.
Qualora vi sia la comunione legale dei beni, il saldo del conto corrente rientra nella comunione de residuo pertanto va suddiviso al 50%
Nel caso di separazione legale dei beni la situazione è differente.
Nel conto corrente bancario cointestato ai coniugi in regime di separazione dei beni, i rapporti interni anche aventi facoltà di compiere operazioni disgiuntamente, sono regolati dall’art. 1298 c.c., comma 2. Ciò comporta che il debito e credito solidale si dividono in quote uguali solo se non risulti diversamente. Ne consegue che, ove, ad esempio, il saldo attivo risulti discendere dal versamento di somme di pertinenza di uno solo dei coniugi, si deve escludere che l’altro possa, nel rapporto interno, avanzare diritti sul saldo medesimo.
Peraltro, pur ove si dica insuperata la presunzione di parità delle parti, ciascun cointestatario, anche se avente facoltà di compiere operazioni disgiuntamente, nei rapporti interni non può disporre in proprio favore, senza il consenso espresso o tacito dell’altro, della somma depositata in misura eccedente la quota parte di sua spettanza, e ciò in relazione sia al saldo finale del conto, sia all’intero svolgimento del rapporto.
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