La storia che sto per raccontare sembra assurda ma purtroppo non solo è vera, ma non è l’unico caso che mi è capitato di seguire della medesima natura. I nomi che utilizzerò sono di pura fantasia a tutela soprattutto del minore. In questo racconto, il padre biologico è escluso dalla vita del figlio per volontà della madre.
Sergio è un nome inventato, ma purtroppo la storia non lo è. Il papà di Sergio sta lottando per riconoscere suo figlio che porta il nome di un altro uomo consapevole di non essere il padre vero.
Ma partiamo dall’inizio. La storia
Gennaro (nome di fantasia) qualche anno fa reincontra dopo anni una lontana conoscente. Lei è fidanzata, anzi fidanzatissima, prossima alle nozze. Tuttavia tra i due scocca la scintilla. Iniziano a frequentarsi. Si sentono, si scrivono, si vedono, escono di nascosto. Stanno insieme. Le famiglie lo sanno benchè lei sia promessa ad un altro. Il rapporto continua e lei resta incinta. Gennaro è il padre del bambino.
Lei non ha il coraggio di confessare al fidanzato e chiede tempo a Gennaro per raccontare la verità. Gennaro è innamorato, vuole accontentarla, non vuole perderla. Lei porta in grembo il suo bambino.
Tuttavia i giorni passano. Loro continuano a frequentarsi ma lei ancora lo supplica di darle tempo per confessare la verità al suo promesso sposo ed a tutta la famiglia. Giovanni inizia a perdere la pazienza. Il bambino sta per nascere. Vuole avere spiegazioni. Cosa sa il fidanzato? Cosa ha riferito? Quale sarà il loro futuro con il bambino? Gennaro vuole crescerlo, vuole essere un papà. Tutta la famiglia di lei inizia a pressare affinchè lei abbia il coraggio di confessare.
Nasce il bambino. Lui vuole andare a riconoscerlo ma lei gli chiede di aspettare. Appena si rimette dal parto sistemano gli atti anagrafici. Ma i giorni passano. Gennarosi arrabbia. Basta non può andare avanti questa storia.
La madre scompare
Dopo il litigio, lei scompare. Non gli risponde più. Gennaro è disperato, La cerca e scopre che si è trasferita. Lontana. In un’altra città. In un’altra regione. Con il suo vecchio fidanzato. Il dolore è enorme. Ha portato via suo figlio con un altro uomo. E qui la tragica scoperta. Il piccolo Sergio è stato già riconosciuto da un altro papà. Lei, tradendo ogni fiducia, aveva riconosciuto il figlio insieme al suo fidanzato tradito, pur consapevole che quello non era il padre. Gennaro viene chiamato anche da lui che confessa di aver saputo che il figlio è di Gennaro….ma oramai….la frittata è fatta!
Gennaro chiede di sistemare le cose, chiede che suo figlio abbia il nome del suo vero papà, che possa crescere con chi l’ha concepito, che sappia che il suo papà lo ama.
Si rivolge così al mio studio. Oggi la madre biologica ed il falso papà che ha riconosciuto il minore rifiutano di collaborare affinchè Sergio che ha poco più di un anno possa essere legittimamente riconosciuto da chi lo ha concepito ed amato.
Accertare il padre biologico
E’ attualmente in corso un processo per impugnare la falsità del riconoscimento del minore. Il piccolo Sergio oggi è cresciuto da una madre che consapevolmente gli ha negato la paternità biologica e consapevolmente gli ha imposto il cognome di un padre falso facendogli credere fosse il vero genitore.
Certamente in questo caso si profilano anche responsabilità civili per i danni causati al padre biologico che è stato privato consapevolmente della paternità, per i danni causati al minore. Non è errato valutare anche profili di incapacità genitoriale della madre che pienamente consapevole ha negato ogni accesso alla vera figura paterna.
Tale situazione è certamente diversa dalla ipotesi in cui si intende disconoscere il figlio di cui si sospetta il concepito in seguito ad un tradimento
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Salve, anche io vivo una situazione anomala. La mia ex fidanzata con cui convivevo, è tornata dai genitori e dopo il parto ha dato solo il suo cognome facendo credere che io non volessi mia figlia. In realtà lei mi ha negato la paternità perché mi chiese di chiudere con la mia famiglia e non far vedere la bambina a mia madre e mia sorella. Le ho già mandato due lettere bonarie ma lei le ha respinte entrambe senza nemmeno aprirle e leggere il contenuto. Ci tengo a mia figlia. È la cosa più importante che ho. Sto molto male per questa assurda situazione.