E’ possibile impedire che i figli frequentino nuovo partner
In seguito ad una separazione, è più che normale oltre che legittimo che i rispettivi ex possano desiderare di rifarsi una vita sentimentale, costruendo nuove relazioni con terze persone. Spesso, però, la presenza di un nuovo compagno o nuova compagna può rappresentare per l’altro un problema in relazione al coinvolgimento dei figli. Dopo quanto far conoscere il figlio al nuovo compagno?
La giurisprudenza è ormai costante nel ritenere che ciò che è necessario valutare nel caso concreto è l’interesse alla tutela e sviluppo della prole tenendo conto delle influenze del nuovo compagno/a sui figli.
Quale è l’orientamento dei giudici?
Secondo la Cassazione l’ex-coniuge ha tutto il diritto di frequentare un nuovo partner. Pertanto, in linea di massima, non può impedirsi che lo stesso di incontro con il nuovo compagno o compagna in presenza dei figli.
Un eventuale divieto a priori di frequentazione con il nuovo partner, si tradurrebbe in una lesione del diritto di visita del genitore. D’altro canto sussiste la necessità di tutelare l’interesse del minore ad un sano sviluppo. Per tale motivo, un eventuale limitazione potrebbe subire delle limitazioni solo allorquando sia dimostrabile che la frequentazione con il nuovo partner rechi pregiudizio al minore. Quindi non è giustificato impedire che i figli frequentino i nuovi partner dei propri ex.
Come risolvere eventuali conflitti per futuri partner?
E’ certamente opportuno che l’inserimento del figlio all’interno del nuovo ambito familiare avvenga in maniera graduale.
Potrebbe essere opportuno prevedere nell’accordo di separazione un tempo minimo prima di far conoscere il nuovo partner al figlio. Oppure di prevedere il suddetto inserimento graduale solo nel caso di relazione stabile e non meramente occasionale. Le clausole che a volte vengono inserite negli accordi di separazione o di divorzio, quando si prevede l’obbligo per i coniugi di introdurre i compagni in modo graduale nella vita dei figli, come quelle che vietano i contatti per un determinato periodo di tempo, non costituiscono un autentico obbligo giuridico, ma un impegno morale che, se dovesse essere violato, non comporterebbe l’applicazione di nessuna sanzione.
D’altra parte, l’altro coniuge potrà comunque richiedere al giudice un espresso provvedimento di limitazione alla frequentazione del nuovo partner, laddove riesca a dimostrare che tale situazione stia in effetti pregiudicando il benessere pscico-fisico del figlio.
Un caso tipico è quello in cui il nuovo partner non sia un soggetto raccomandabile poichè ha condotte penalmente perseguibili oppire metta in cattiva luce l’altro genitore, alimentando dei conflitti nella gestionedell’affido condiviso del minore.
Posso chiedere al Giudice che l’ex compagno non veda i figli in presenza del nuovo partner?
No, non esiste un automatismo in tal senso. Non esiste alcuna disposizione normativa che possa imporre tale divieto. Sarà compito del giudice valutare se le richieste di divieto sono fondate su un pregiudizio del minore oppure su un condizionamento psicologico del genitore che intende impedire la presenza di terzi nella relazione con il figlio.
Se hai dei dubbi sulla tua situazione, se il tuo compagna o compagno ti minaccia sui rapporti tra figli e nuovo compagno, se ti stai chiedendo dopo quanto far conoscere il figlio al nuovo compagno, prenota una consulenza privata al 0815405612
Salve avvocato,la mia storia è veramente drammatica in una settimana ho perso famiglia lavoro è sono andato via di casa dall’affitto che pagavo poiché la rata mensile è molto alta.Mia moglie è scappata via di casa addirittura presentandoci i miei figli minori di 12 è 6 anni al nuovo compagno che convive è ci sono state occasioni che è venuta sotto casa con lui a portarmi i bambini,fortunatamente ho aperto gli occhi ho capito che non mi ha mai meritato ma adesso mi mette contro il più grandicello mi accusano di maltrattamenti io sono andato dai carabinieri per denunciarla di calugna ma non ci sono riuscito poiché purtroppo non siamo ancora separati,mi sono recato dall’avvocato gli ho spiegato tutta la storia con tante prove delle azioni terribili che ho ricevuto l’avvocato cosa fa’ si mette d’accordo con l’altro legale per una separazione consensuale io non ci sto’ non chiedo vendetta però neanche è giusto che devo pagare conseguenze x non aver fatto niente anzi……La mia domanda è come posso tutelarmi nel miglior modo da queste ingiustizie?
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