La storia di questi due ragazzi, Alessia e Giovanni, raccontata a C’è Posta Per Te mi ha particolarmente colpita.
Insieme da tredici anni, sposati da pochi mesi, lei subisce la sofferenza dell’aborto del loro primo figlio. Nelle medesime circostanze, lui si rifugia nelle braccia di una amante, che si scopre poi essere sua cugina.
Il tradimento viene scoperto dal padre dell’amante, quindi lo zio di lui, che gliele suona di santa ragione.
Dopo altri tentativi di coprire il malfatto, confessa alla giovane moglie l’adulterio.
La notizia trapela non solo nella cerchia familiare, tra l’altro tutti residenti in un medesimo quartiere, ma anche nel piccolo paesino di Boscoreale.
Sebbene il tradimento non sempre rappresenta una ipotesi di addebito per colpa nelle separazioni, nel caso specifico le condizioni sono ben diverse e gravi!
La relazione adulterina per le modalità in cui è avvenuta, per l’eco pubblico che ne è scaturito, determina certamente una ipotesi di addebito a carico di Giovanni, la cui condotta senza alcuna ombra di dubbio ha determinato il naufragio del matrimonio.
Non solo! Le circostanze nelle quali si è realizzato il tradimento (aborto recente), la relazione all’intento della cerchia familiare, determinano certamente un danno endofamiliare per la giovane e bella Alessia, danno per il quale potrebbe chiedere un risarcimento per la sofferenza subita
La decisione della stessa di non intraprendere una separazione in un momento in cui il dolore e la rabbia sono ancora vivi, le fa certamente onore.
Meriterà certamente un futuro migliore e ne uscirà una donna forte e determinata.
Per Giovanni, l’auspicio che in futuro sappia controllare le sue pulsioni a vantaggio del rispetto e della ragione.
Per le consulenze prenotare al numero 0815405612 oppure 800660817
Home