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mancato pagamento assegno e sospensione incontri

“Il mio ex non paga assegno, posso sospendere gli incontri con il figlio?” La domanda che non andrebbe mai formulata

Il mio ex non paga assegno, posso sospendere gli incontri con il figlio? Questa è una domanda che ricevo molto spesso e che rileva quante errate convinzioni vi siano sulla genitorialità e suoi diritti dei figli.

Intendo fornire una risposta chiara e netta. Non è possibile sospendere gli incontri tra genitore e figlio in caso di inadempimento del mantenimento

E’ bene chiarire alcuni concetti di base.

Il rapporto tra il genitore ed il figlio è in primis un diritto del minore. E NON E’ A PAGAMENTO! Non è sottoponibile a condizioni o a ricatti. Se il genitore non paga vi sono altri strumenti per esercitare questo diritto e li illustro in questo articolo qui.

Ritenere di poter disporre del diritto di visita manifesta un aspetto non perfettamente equilibrato della responsabilità genitoriale. Sebbene sia deprecabile il genitore che non provvede al sostegno economico del proprio figlio, non è lodevole il genitore che ritiene di poter sospendere gli incontri tra il figlio e altro genitore, in caso di inadempimento. Impedire tale rapporto rappresenterebbe un ulteriore danno per il minore. E’ ricorrente l’ipotesi in cui il conflitto già presente con l’inadempimento assuma contorni ancora più gravi con la sospensione degli incontri.

La domanda che un genitore responsabile deve porsi è: quale giovamento avrà mio figlio?

Purtroppo, le situazioni in cui si ritene di poter monopolizzare il diritto di visita sono sempre molto numerose e rappresentano un indice di conflittualità e di incapacità a garantire una crescita serena ai figli. Se vi ritenete dei buoni genitori, garantite la bigenitorialità.

E così, se intendete essere dei buoni genitori, assumetevi la responsabilità di garantire la sussistenza ai vostri figli collaborando con l’altra figura genitoriale.

L’inadempimento al mantenimento da parte del genitore deve essere perseguito con azioni esecutive previste o anche sottoponendo alla magistratura la valutazione di tale condotta del genitore al fine di desumere una eventuale inidoneità.

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