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Spostamenti tra regioni, oggi il nuovo decreto: fino al 5 Marzo cosa è vietato

Il divieto di uscire dalla regione, anche se gialla, sarà valido anche dopo il 15 febbraio, quando scade il Decreto-Legge n.2 del 2021. Con un colpo di coda, il governo uscente si prepara a varare quello che sarà il suo ultimo decreto prima dell’insediamento del nuovo esecutivo guidato da Mario Draghi.

Sciolto quindi il rebus sugli spostamenti tra regioni, che dal 16 febbraio (e fino al 5 marzo) continueranno a essere consentiti solo per comprovate esigenze di lavoro, salute, necessità o per rientro al proprio domicilio, abitazione o residenza.

Il nuovo decreto che proroga il divieto a spostarsi da una regione all’altra, riportano alcune fonti, potrebbe arrivare proprio oggi. E sempre oggi è atteso il consueto report Iss sul monitoraggio settimanale da cui dipenderanno i nuovi colori delle regioni. Abruzzo, Friuli, Molise e Toscana rischiano la retrocessione in zona arancione, mentre l’Umbria potrebbe diventare tutta rossa.

Spostamenti tra regioni vietati fino al 5 marzo: decreto in arrivo

Il governo Draghi non si è ancora formato. Spetterà quindi al governo Conte dimissionario firmare il decreto-legge per prorogare lo stop agli spostamenti tra regioni prima della sua scadenza. Il varo è atteso per oggi, venerdì 12 febbraio.

La circolazione della variante inglese e l’impennata di contagi in alcune regioni, costrette a istituire mini zone rosse locali per non sovraccaricare gli ospedali (di nuovo in sofferenza), compongono uno scenario allarmante. Riaprire i confini regionali, anche solo tra regioni gialle, potrebbe essere molto rischioso.

“Il divieto di spostamento fra regioni dovrebbe essere mantenuto, ha detto il virologo dell’Università Statale di Milano Fabrizio Pregliasco ad AdnkronosÈ importante andare avanti, soprattutto per evitare la diffusione delle varianti di Sars-CoV-2. È questo l’elemento che preoccupa. Speriamo che ci sia un coordinamento corretto per evitare pasticci”.

Zona gialla: fino a quando non si può uscire dalla regione?

Al momento l’ipotesi più probabile è che il divieto di spostamenti tra regioni gialle persisterà fino almeno al 5 marzo, quando scadrà l’ultimo Dpcm Conte e quindi dovrà essere rivisto l’intero pacchetto di misure, comprese palestre, piscine, coprifuoco e visite ad amici e parenti.

Ma è non è escluso che le restrizioni durino altri 10-15 giorni, quindi fino a fine febbraio.

Gli unici spostamenti consentiti saranno quelli dovuti a comprovati motivi di lavoro (es: trasferte, sede di lavoro in altra regione), di salute (es: visite e controlli medici), di necessità (es: urgenze familiari) o per fare rientro alla propria abitazione, residenza o domicilio.

Ritorno al domicilio o residenza: si può uscire nel coprifuoco?

Spostamenti per andare a sciare

Intanto, però, le regioni premono per graduali riaperture prima del 5 marzo: dai musei aperti anche nel weekend e non solo nei giorni feriali, a cinema e teatri, fino al via libera per palestre e piscine e alla possibilità per i ristoranti di restare aperti anche a cena.

Intanto il Cts ha dato l’ok alla riapertura degli impianti sciistici nelle zone gialle per gli sciatori amatoriali dal 15 febbraio, nel rispetto di una serie di regole che i comprensori dovranno seguire. Ingressi scaglionati al 30% e limitati per il momento, visto lo stop ai viaggi tra regioni, al turismo di prossimità e ai proprietari delle seconde case. Si partirà con Piemonte e Lombardia, a cui seguiranno Veneto e Trentino.

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