Come calcolare un assegno di mantenimento su uno stipendio di € 1500?
L’assegno di mantenimento è l’importo mensile previsto a carico del genitore non collocatario in favore del figlio minore o maggiorenne non economicamente indipendente. E’ una prestazione economica periodica e continuativa che in mancanza di accordo viene determinata dal magistrato.
La domanda più ricorrente è come si calcola l’assegno di mantenimento? Abbiamo dedicato un apposito articolo per questo
Come più volte ribadito non esistono dei parametri matematici per il calcolo degli assegni di mantenimento. I parametri utilizzati per calcolare l’assegno sono molteplici e tengono conto di una serie di elementi.
Non è valutabile esclusivamente la dichiarazione dei redditi ma anche altri elementi che indicano una capacità di guadagno.
Per la determinazione dell’assegno è importante valutare la capacità mensile netta media.
L’assegno diminuisce se viene attribuita la casa coniugale di proprietà all’altro coniuge. Dovrà valutarsi se sul genitore obbligato grava un mutuo o altri finanziamenti contratti per le esigenze di famiglia. Oppure se vi sono altri figli da altre relazioni, se esistono giacenze di conto corrente.
Un altro elemento è il tempo di permanenza del figlio presso il genitore. L’importo è inversamente proporzionale al periodo di collocazione presso l’uno o l’altro. Si tiene conto, infatti, che allorquando i figli sono presso un genitore, costui dovrà accollarsi le relative spese di mantenimento in via diretta.
ASSEGNO DI MANTENIMENTO SU STIPENDIO €1500
Varia in base al tribunale di competenza
Un fenomeno riscontrato è la diversità dei parametri tra i vari tribunali d’Italia. Talvolta anche tra gli stessi giudici del medesimo tribunale.
Quindi quanto sarà un assegno di mantenimento su stipendio di € 1.500 ?
Non esistendo dei coefficienti matematici da applicare, si registrano dei range di riconoscimento di assegni medi su stipendi tra i €1200 e €1500 tra le €250 e €500. il calcolo dipenderà dalla titolarità dell’abitazione, accollo mutui, proporzionalità di reddito tra i coniugi.
Naturalmente l’assegno pro capite per figlio diminuisce all’aumentare del numero dei figli.
Esiste nella prassi dei tribunali un errore di valutazione sul contenuto dell’assegno di mantenimento che varia in base alle fasce di reddito. In realtà ciò che varia nelle fasce di reddito medio alte sono le spese straordinarie. Non l’assegno di mantenimento previsto per l’ordinarietà che non varia molto tra le varie fasce di reddito.
Nell’assegno di mantenimento, sono comprese le voci relativo a vitto, alloggio, vestiario, farmaci da banco. Ad esempio la voce vitto, non ha una differenza significativa tra le fasce di reddito.
Questo errore conduce talvolta a provvedimento su assegni di mantenimento che non rispettano i principi di proporzionalità e perequazione definiti dalla legge e dalla stessa giurisprudenza. Piuttosto sembrano attuare una redistribuzione delle risorse in favore di un genitore a danno dell’altro.
Gli assegni di mantenimento riconosciuti sono sempre al netto delle spese straordinarie e dell’attuale assegno unico.
Quali sono le spese straordinarie?
Per spese sraordinarie, si intendono costi imprevedibili relativi a necessità straordinarie dei figli. Sono in maniera esemplificativa, spese scolastiche, spese sanitarie non coperte dal SSN e spese sportive.
Al fine di evitare contenzioni, numerosi tribunali si sono dotati di specifico protocollo nel quale sono indicate le spese extra assegno. Alcune richiedono il consenso. Altre invece devono essere rimborsate al genitore che le ha affrontate anche se necessaria concertazione.
La preoccupazione su tale importo affligge molti padri che dopo la separazione devono fare i conti con grandi difficoltà economiche. Chi percepisce uno stipendio medio basso può essere particolarmente colpito.
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E secondo questi giudici,un padre,dovrebbe dare la metà del suo stipendio a moglie e figlio,che tra l’altro continuano a vivere nella casa coniugale e con l’altra metà,pagarci un affitto,le utenze,e viverci? E magari si pensa pure che ne avanzi un po’….
Tutto questo deve finire
Io penso che chi ha fatto queste leggi non capisce nu tazz, un ignorante farei vivere lui con quei soldi leggi vecchie e di parte in quando ledono il diritto di vivere alla persona il restante dei soldi li farei cacciare al tipo che ha fatta sta legge oppure alla tipa