Riportiamo una lettera struggente di una figlia, oramai adulta, che ha vissuto il dramma di vivere con una madre che negava alla propria figlia un vero rapporto con il padre.
“Cara mamma, ti odio…Si. Questa lettera è per te. Odio mia madre! No, non mostrarmi il tuo volto sconvolto alle mie parole, potrei mostrarti il dolore degli anni che ho sofferto.
Ti odio perchè tutte le mie amiche avevano un papà che qualche volta le prelevava a scuola, mentre io assistevo alle tue scenate quando lui cercava di vedermi all’uscita scolastica. Perchè per anni mi hai negato il cellulare solo per togliere a lui la possibilità di chiamarmi senza che lui lo impedisse. Ti odio perchè per anni hai vomitato su di me ogni offesa a quell’uomo che era sempre mio padre e con tutti i suoi limiti cercava di amarmi. E ti odio perchè non potevo raccontarti di come stavo bene e mi divertivo con papà quando mi portava in giro, a mangiare una pizza.
Tornavo a casa serena ma il tuo sguardo arrabbiato e rabbioso mi spegneva dentro. Ti odio perchè nei fine settimana che dovevo trascorrere con lui fingevi che fossi malata e mi costringevi a stare in casa, perchè quando decidevi di “concedergli” di stare un pò con me, mi consegnavi con scarpe rotte e vestiti sporchi così lui doveva comprarmeli. Non hai mai pensato a come potessi sentirmi io. Ti odio perchè mi hai negato le feste con i cugini, con i zii, con i nonni, perchè tu li odiavi…sì! li odiavi tu e dovevo farlo anche io! Ti odio perchè cercavo un padre, un eroe, come tante mie amiche, ma tu continuavi a gettargli fango per ciò che aveva fatto a te…ma non a me…
Ancora ti odio perchè penso che non mi amavi quando desideravi che lui morisse, perchè una madre non può desiderare che una figlia perda un padre. T
E ti odio perchè mi costringevi ad attaccargli il telefono nelle giornate in cui il tuo rancore era più forte, mi costringevi a dirgli cose brutte.
Ti odio perchè volevi che accusassi mio padre di fatti brutti e mi offendevi perchè mi rifiutavo.
Mamma ti odio perchè mi hai usata, perchè non hai mai pensato al mio dolore, perchè non hai capito che nelle mie fragilità cercavo anche il mio papà. Per anni, ho desiderato di avere due genitori.
Ma tu odiavi troppo quell’uomo che con i suoi limiti, i suoi errori, provava a fare il padre… E forse aveva solo bisogno di aiuto, io e lui, avevamo bisogno del tuo aiuto…e tu lo hai negato. Ci vorrà tempo per perdonarti, semmai ci riuscirò. Ma di tutto il mio dolore ho la certezza che mia figlia avrà diritto ad un padre, ed io lotterò per darglielo non per distruggerlo. Silvia
La lettera di Silvia tratteggia con dolore gli episodi che accadono in una coppia conflittuale caratterizzata da una personalità alienante di uno dei genitori. L’odio per l’altro acceca a tal punto da non comprendere che il piano della coniugalità deve essere distinto dalla genitorialità. Si può essere cattivi coniugi ma non per questo cattivi genitori. Amare i figli significa garantire loro la presenza di entrambe le figure genitoriali.
Molti genitori si ritroveranno nella storia di Silvia, rivedranno i loro figli. Il loro dolore. Nella lettera a questa madre, vi è tutto il dolore di una figlia che avrebbe voluto amare entrambi i genitori, ma si ritrova ad averne perso uno ed odiare l’altro che glielo ha sottratto.
Putroppo queste storie dolorose riempiono i tribunali. Ed è così che si svolge l’infanzia negata di molti figli. Tra dispetti, avvocati, servizi sociali, consulenze tecniche.
Non è questo che meritano i vostri figli. Non è questo dolore che dovete imporre loro.
Ricevo tanti genitori in videoconsulenza da ogni parte d’Italia. I racconti sono sempre drammatici e tristi. Fornire loro degli elementi per poter agire è il mio primo dovere. Indicare la strada del buon senso è il dovere di ogni avvocato esperto in diritto di famiglia.
Molte storie sono state raccolte nel libro “La Battaglia dei papà”
Per le richieste di consulenza è necessario prenotare al numero 0815405612 oppure a nostro carico 800660817.
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Sarà tardi quando leggerò qualcosa scritto da mio figlio, vive con la mamma a Milano, ha avuto l’affido esclusivo e lei l’ha interpretato come unica padrona del corpo e della mente di mio figlio.
Sono ormai è anni che non ho notizie di alcun tipo, solo tre foto, nessuna informazione su che scuola frequenta, che indirizzo ha scelto (ha 14 anni), stato si salute sia fisico che mentale, nessun rapporto con mia sorella che è pur sempre la zia, non so se ha rapporti con i fratelli di lei, per quel che mi riguarda, nei quasi 20 anni di matrimonio non no mai ricevuto auguri per Natale Pasqua compleanno, nessun contatto per raccontare farti di ordinaria amministrazione, nessuna continuità di relazione.
Vivo all’estero da quando è iniziata la causa di separazione, 5 anni, ero andato a cercare lavoro, l’ho trovato e ho svolto il mio mestiere per ancora due anni perché all’estero a 6o anni si va in pensione e non rinnovano contratti. Così, a 60 anni sono andato a casa della attuale partner, a casa dei suoi genitori in verità perché i risparmi non erano sufficienti per vivere da soli fino a quando finalmente è arrivata la pensione questo mese. È stata ed è dura ancora, comincio a pianificare il rientro dei debiti, ragione per la quale non ho potuto provvedere al mantenimento e ragione per la quale lei ha scritto “niente soldi, niente comunicazioni, scordati di tuo figlio, anzi, ti ha già messo una pietra sopra”.
ma, un’azione legale dei figli cui è stato negato loro l’interesse supremo della BIGENITORIALITÀ?!? Perché no?Una class action dei migliaia di figli dai diritti negati?
Appunto lei è andato a vivere all’estero, non si è occupato di lui economicamente, se avesse voluto lei aveva i suoi diritti da far valere in tribunale se solo avesse avuto l’interesse, anche con un affido esclusivo….è facile dire che la colpa è sempre della madre, piuttosto che ammettere di essere egoisti, pigri e fondamentalmente poco motivati. La sua ex moglie c’è riuscita a mantenerlo, anche sola perchè lei no?Le pesava anche dare la sua parte, ha pensato a sé e non si è battuto per suo figlio…se lei ha l’affido esclusivo un motivo ci sará, magari non era neanche prima un bell’esempio di padre. Basta con questo paternalismo che a Voi uomini e padri bisogna giustificare irresponsabilitá, superficialità e menefreghismo mendre alle madri oltte che accollare tutti i sacrifici e le fatiche, pure le accuse di allontanare i figli. Prendete atto delle vostre scelte e prioritá…nessuna madre allontanerebbe un buon padre dai suoi figli.
I padri spesso fanno le vittime
Per colpire le madri ed usano i figli ,questa è la mia esperienza di vita !
Ne ho prova costantemente conosco più situazioni che si leggono così …
Io lascerei i figli decidere perché trovo che l’essere costretti spesso viene vissuto dai bimbi altrettanto male ,come il divieto di poter frequentare i padri .
Bimbi ancora piccoli meno di 10 anni hanno bisogno della presenza costante della madre (parlo di madri nel vero senso della parola che si sono sempre spesi per i figli )è sicuramente
utile che ci sia la presenza di ambedue i genitori ma sicuramente non deve essere a scapito della presenza della madre
Che deve restare sempre il riferimento affettivo per la sicurezza del figlio .
I piccoli sfortunati che si ritrovano anche a dover affrontare /condividere la loro permanenza col padre con nuove famiglie /compagne e dover fingere di amare per non far arrabbiare il padre !
Così oltre al trauma subito per la distruzione della loro famiglia subiscono anche il trauma di dover fingere di accettare la nuova compagna/ famiglia del padre …
pensare perché il mio papà non si comporta così con la mia mamma ?
Purtroppo esistono e sono tanti
Bravi a fare le vittime ma che la loro bravura non sta nel comprendere l’interesse vero dei figli ma il loro egoismo li porta a mentire continuamente
Fingendo l’amore che spesso non è –
L’amore della mamma è unico insostituibile – nella normalità !!!- io sono stata figlia amavo tantissimo mio padre MA mia mamma era insostituibile !!!!!
Un padre è la figura utile per completare la famiglia ma non deve MAI escludere la mamma .
Io naturalmente parlo di mamma MAMMA che riconosce i suoi doveri verso i bimbi
E vorrei un padre che non pensasse ai diritti ma ai DOVERI
Lasciare che i bimbi scelgano vedere come sta un bimbo allontanato dalla madre
Li capisci se veramente viene fatto nell’interesse dei bimbi !
Si vede che non hai capito la lettera visto che non fai che ripetere che la mamma è la mamma e che il padre è un elemento marginale e sacrificabile. Prova a rileggere….dai che forse la capisci pure…Mamma!!!!
Con quanto scrive lei certifica la sua acredine nei confronti dei papà. La sua è una evidente posizione di bandiera. Ignora pervicacemente e dolosamente la verità: i figli sono, da persone come lei, ridotti ad orfani di padri viventi. Sia intellettualmente onesta ! La coppia genitoriale è inscindibile proprio per la tutela del diritto dei figli ad avere sia un padre che una madre. Ogni azione volta alla soppressione della relazione padre-figli è quindi un abuso violento inaccettabile.
Puntare il dito e giudicare è la cosa che a voi donne (nonostante tutti i privilegi che avete a livello legale) vi riesce meglio. Ci sono anche padri “indegni” così come c’è n’è ancor dippiú di madri indegne che godono nell’ignoranza di mettere i figli contro il padre. VERGOGNATEVI!
Io parlo per la mia esperienza dopo che la mia compagna mi ha tradito e mi ha cacciato di casa MIA e alienato i Nostri figli io per lei sono un Mostro da combattere , i figli hanno capito come si è comportata nei mie confronti perché sempre parla male di me con loro , io quando esco con i NOSTRI figli non parlo male della madre ( NOSTRI non TUOI FIGLI perché voi MADRI dite sempre cosi i TUOI figli i MEI figli ) questo che dite é sbagliato e voi fate leva con i figli sapendo che é il nostro punto debole e vi approfittate di questo e la legge é dalla vostra parte a priori , e il padre ha sempre torto . Questa è la esperienza
Struggente e veritiera. Sembrano tutte con lo stesso copione . Nessuno potrà più ridare a quei bambini la gioia di avere un papà. La giustizia latita , impreparata e ambigua . Che dolore per quei poveri figli
Lettera struggente. C’è un pó il luogo comunque che l’unico genitore alienante sia generalmente la madre o il genitore che ha il collocamento prevalente, ma non è sempre così. Leggendo le costrizioni subite da quella figlia, rivedo gli atteggiamenti di mia figlia e rivivo la mia sofferenza nel vederla passiva e manipolata dall’altro genitore. Non sempre entrambe i genitori sono conflittuali, ma non importa, perché anche se un genitore comanda e l’altro subisce ripicche o cerca di difendere i propri diritti, a rimetterci sono sempre i figli. Il genitore alienante, lascia buchi insanabili nelle anime delle persone che manipola, e di quelle contro cui manipola. Alcuni esempi: mia figlia quando è con il padre non può dirmi neanche ti voglio bene al telefono perché costretta a parlare in vivavoce; spesso quando la chiamo, non risponde inventando scuse assurde, in tribunale ha agito per richiedere affidamento esclusivo ed il collocamento, dicendo che lui era più meritevole ed io inadeguata. Nonostante ciò io per il bene di mia figlia, nonostante tutte queste cattiverie gratuite io continuavo a chiedere solo di trovare un accordo, ed affidamento congiunto. Il problema reale è che ci sono genitori realmente consapevoli di cosa è la genitorialità e genitori meno consapevoli che vedono i figli solo come un prolungamento di sé stessi, e non li considerando quindi come individui unici. E non avendo ottenuto l’affidamento esclusivo, come lui richiedeva, ogni giorno è una lotta, per un motivo o per un altro. Non importa che il conflitto parta sempre da lui, ma se stessi dietro alle sue pretese, per assecondarlo non dovrei mai vedere la bambina.
Ha perfettamente ragione. Riporterò in anonimo il suo racconto. Non è un
Problema di genere ma di condotte! Grazie della sua testimonianza
sono 8 anni che vivo la sua situazione, con la differneza che mio figlio dal padre, e sono otto anni che cerco in tutti i modi di non essere alienata dato che lui cerca in tutti modi di allontanarmi escludendomi sempre piu dalla vita di nostro figlio! sono due anni che non lavora ed inzio a pensare che sia tutto calcolato per potersi dedicare in toto a lui continuando a farmi vivere il mio essere madre in modo sempre piu marginale; ma io non mi arrendo, da 8 anni lotto, spesso la disperazione prende il sopravvento e mi sento sfinita, accetto di vedere mio figlio ogni 15 gg , lotto affinche sia un intero we perche spesso prende impegni con il padre proprio il sabato che dovrebbe stare con me; lotto perche vuole vedermi fuori dalla sua vita scolastica, dalla sua attivita sportiva, dal suo quotidiano e dalla sua crescita…ma io lotto e spesso mi chiedo se mio figlio mi ami veramente, se gli manco, se ha bisogno di me…ma dove le trovo queste risposte? per fortuna ho aperto gli occhi e cerco di evitare che questa manipolazione possa raggiungere anche mia figlia piu piccola, non commetto gli stessi errori , non gli permettero di strapparmi via anche lei!!
Pero quanto dolore..un livido sul cuore
finira mai questa sofferenza ?
Anche mia figlia ha subito pressioni da parte del padre costringendola a scegliere solo lui … alla fine si è ammalata ..ho dovuto superare tantissimi ostacoli per salvarle la vita.. ma il padre essendo molto più potente ed avendo strumenti adatti essendo psicoterapeuta è riuscito ancora di più a manipolarla, una volta guarita. Non ho più visto i miei figli e ora sono costretta a versare una notevole cifra per ll’assegno di mantenimento e gli aumenti istat poiché prima il giudice dalla separazione non ne ha tenuto conto poi con un ricorso alla Corte di Appello il genitore collocatario ha avuto diritto a una cifra che è così alta che mi
costringe alla povertà .. essendo in affitto e per di più non avendo rapporti con i figli …
Appunto lei è andato a vivere all’estero, non si è occupato di lui economicamente, se avesse voluto lei aveva i suoi diritti da far valere in tribunale se solo avesse avuto l’interesse, anche con un affido esclusivo….è facile dire che la colpa è sempre della madre, piuttosto che ammettere di essere egoisti, pigri e fondamentalmente poco motivati. La sua ex moglie c’è riuscita a mantenerlo, anche sola perchè lei no?Le pesava anche dare la sua parte, ha pensato a sé e non si è battuto per suo figlio…se lei ha l’affido esclusivo un motivo ci sará, magari non era neanche prima un bell’esempio di padre. Basta con questo paternalismo che a Voi uomini e padri bisogna giustificare irresponsabilitá, superficialità e menefreghismo mentre alle madri, oltre che accollare tutti i sacrifici e le fatiche, pure le accuse di allontanare i figli. Prendete atto delle vostre scelte egoistiche e prioritá…nessuna madre allontanerebbe un buon padre dai suoi figli.
Io sono un padre con custodia escusiva di mio figlio. Vivo all’estero, nella stessa città dove vive la madre di mio figlio. Ho ricevuto l’affido perchè la madre è stata negligente in ripetute occasioni con lui, arrivando anche a usarlo per guadagnare soldi elemosinando sulla strada (senza averne bisogno e vivendo io a 500 metri da dove si è messa a chiedere soldi) e a causare vari incidenti a mio figlio (caduta da una bicicletta con relativa ruttura di denti a meno di un anno; teorico attacco di un cane che gli ha ferito la faccia a un anno; teorica caduta da attrezzi di ginnastica di adulti a meno di 2 anni; bruciatura a un centimetro degli occhi per avergli dato un palo santo acceso a meno di un anno; rottura della clavicola a meno di due anni per una teorica caduta in casa che lei stessa ha dichiarato tre versioni differenti; lasciare e far giocare mio figlio con una bottiglia di cloro piena nella sua stanza; lasciargli un coltello da cucina con lama di 20 centimetri nello zainetto dei giochi di mio figlio e farlo andare con questa cosa in spalla…). Ed altre ancora. Detto ciò, leggo questa carta e mi trovo combattuto: da una parte desidero fortemente che mio figlio abbia una madre -sana- e che non metta in rischio continuamente la sua vita; da un’altra parte sento che è meglio per mio figlio allontanarsi quanto più da questa persona (che tra l’altro mi ha già lanciato un sasso sulla testa e su un piede grande quanto un pugno e anche minacciato con un coltello da cucina nello stomaco di uccidermi… era ancora incinta), persona che considero pericolosa per la sua vita: che fare? Ho paura che mio figlio non capisca perchè considero pericolosa la madre e mi accusi di cipo che indica questa lettera. Però considero che lei sia non solo pericolosa, ma che lo faccia apposta (quanti incidenti potenzialmente mortali dovrebbero succedere a un figlio di 1-2 anni al stare sotto la tutela e controllo di un genitore? Sono veramente “involontari” questi “incidenti”?). Che fare? Mettere a sicurezza il più possibile la vita di mio figlio (ossia allontanarlo dalla madre quanto più possibile la legge lo permetta, anche denunciandola Penalmente per le sue azioni?) e rischiare però che lui non capisca la ragione di queste azioni e si senta tradito da me per “togliergli” la madre?