Cosa succede se il coniuge non vuole separarsi?
Ma davvero si può impedire al coniuge di divorziare o separarsi? Ecco come fare se il coniuge non vuole separarsi
Può accadere che nell’ ambito di una crisi familiare, una delle due parti faccia fatica ad accettare la fine del matrimonio o della relazione amorosa. Questo impedisce l’ apertura di trattative che possano dar luogo a degli accordi per una separazione consensuale.

Talvolta, la resistenza all’ idea della separazione ha radici culturali, oppure economiche, oltre che affettive. Si pensi ad esempio al timore dei giudizi della famiglia, della cerchia degli amici e conoscenti. Oppure al timore delle difficoltà economiche in seguito alla disgregazione del nucleo familiare, al rifiuto di perdere uno status socialel. Infine vi è certamente il dolore del fallimento di un amore, la paura della sofferenza dei figli, il senso di colpa di non garantire loro una famiglia unita.
In Italia non è necessario il consenso dell’altra persona per separarsi
Nel caso di rifiuto al consenso alla separazione si arriverà necessariamente ad una separazione giudiziale, in cui il provvedimento del giudice autorizzerà a vivere separati con successiva sentenza di separazione.
Il coniuge che ha interesse ad ottenere la separazione, dovrà rivolgersi al tribunale competente per richiederla formulando delle condizioni, che sarà poi il giudice a valutare.
La separazione giudiziale viene introdotta con un ricorso depositato al tribunale competente per territorio dalla
parte maggiormente interessata a dare impulso alla procedura. E ciò soprattutto dopo aver constatato l’impossibilità ad ogni accordo,
Il giudice a cui sarà assegnata la causa fisserà un’udienza nella quale le parti dovranno presenziare con i rispettivi legali difensori, esponendo le loro richieste.
All’esito di tale udienza, il giudice adotterà i provvedimenti provvisori ed urgenti autorizzando le parti a vivere separatamente. Disporrà poi il prosieguo del giudizio.
Attenzione agli errori da non commettere in questa fase!
E’ necessario attendere anni per la separazione definitiva
No. Se siete assistiti da un avvocato esperto in diritto di famiglia, valuterà con voi i vantaggi di richiedere già in seconda udienza la sentenza parziale sullo status.
Cosa accade se il coniuge non si presenta in udienza.
Altro dubbio molto ricorrente è cosa accade se il coniuge non si presenta in udienza con un avvocato ovvero costituisce in giudizio all’udienza fissata dal Tribunale.
Se la notifica del ricorso introduttivo è regolare, il giudice, dopo averne dichiarato la contumacia, procede ad ascoltare il coniuge presente ed adotta i provvedimenti che ritiene opportuni.
Pertanto, anche in questo caso, non è possibile impedire il prosieguo della separazione.
Quali sono gli svantaggi se il coniuge rifiuta la separazione
La mancata collaborazione dell’ altra parte certamente incide sui tempi per ottenere la separazione e poi il successivo divorzio, ed anche sui costi.
Il processo di separazione giudiziale richiede tempi superiori, almeno un anno per ottenere la sentenza parziale sullo status, e costi superiori che si aggirano ad un minimo di € 3.000,00
Chi chiede la separazione deve pagare?
Nel nostro ordinamente vige il principio della soccombenza, cioè in altre parole chi perde paga. Nei processi per separazione, sarà condannato alle spese il coniuge a cui è addebitata la separazione.
Vuoi avere idee chiare sulla tua situazione di crisi familiare? Rivolgiti ad un avvocato matrimonialista esperto.
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